Martedì 5 maggio 2020 ENAC ha pubblicato una bozza del nuovo “Regolamento per la costruzione e l’esercizio degli spazioporti“. Dato il crescente interesse internazionale per le attività di volo spaziale, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha incaricato ENAC di sviluppare la normativa nazionale in materia di trasporto commerciale suborbitale.

Per volo suborbitale commerciale si intende una tipologia di trasporto di persone e cose, effettuato mediante uno speciale veicolo in grado di raggiungere quote di volo entro la “fascia suborbitale” (circa 100 km da terra), in grado di utilizzare “piattaforme aeree” per il lancio/decollo e con rientro/atterraggio autonomo. Le operazioni di trasporto suborbitale devono svolgersi da uno spazioporto, dove per spazioporto si intende un sito comprendente infrastrutture, edifici, installazioni, impianti ed apparati, nell’insieme atti a consentire il lancio/decollo, il rientro/atterraggio e le relative operazioni a terra e in volo di un veicolo suborbitale HOTOL (horizontal take-off and horizontal landing).

Nel Regolamento:

  • sono individuate le caratteristiche fisiche e i requisiti tecnici di strutture ed infrastrutture;
  • è definita la figura del “gestore dello spazioporto” in relazione a quella del “gestore dell’aeroporto”;
  • è descritto e regolamentato il sistema di gestione dello spazioporto, in relazione a quello dell’aeroporto;
  • sono specificate le operazioni consentite;
  • sono individuati i requisiti relativi all’attività di rifornimento di carburante/comburente/propellente del veicolo suborbitale;
  • sono definiti requisiti inerenti i servizi di informazione e navigazione;
  • sono individuati i requisiti relativi alla prevenzione e protezione incendi, lotta e soccorso antincendio;
  • è ripreso il concetto di Piano di rischio, già previsto dal Codice della Navigazione a tutela del territorio che ospita infrastrutture aeronautiche, ampliato con l’introduzione del concetto di “corridoio di volo”;
  • sono regolamentati gli aspetti di security;
  • è specificato il procedimento da seguire per la domanda di certificazione.

A seguito di valutazioni tecniche ENAC ha stabilito che il primo spazioporto dovrà essere realizzato all’interno di un aeroporto attualmente aperto al traffico civile commerciale: è stato così designato l’aeroporto di Taranto Grottaglie come sito per la realizzazione del primo spazioporto italiano.